Gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Miggiano e Montesano Salentino hanno varcato per la prima volta la soglia dell’Università del Salento.
Lo hanno fatto per una visita al Dipartimento di Scienze Umane e Sociali di Unisalento, organizzata nell’ambito del progetto Orientamento, programmato per l’anno scolastico in corso.
Gli alunni del comprensivo sono stati accolti dal professore Associato di Filosofia politica e governance pubblica Gianpasquale Preite, direttore scientifico del Centro di ricerca su politiche dell’emergenza e vulnerabilità sociale, delegato all’Orientamento, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento.
«Visitare gli ambienti universitari, assistere alle lezioni, ricevere un’accoglienza calorosa dai Professori, l’attenzione rivolta ai nostri ragazzi che per la prima volta sperimentavano la vita universitaria», ha detto la professoressa Grazia Verardo, «sono state occasioni molto importanti per i nostri alunni di comprendere che il “cammino dell’Istruzione”, iniziato alla Scuola dell’Infanzia, si sviluppa nelle tappe successive della Scuola Primaria e della Secondaria di I e II Grado, e taglia il traguardo formativo all’Università. In questo cammino scolastico verso il conseguimento di un titolo si collocano lo studio, il lavoro di ricerca, l’impegno quotidiano a cui i ragazzi devono dare seguito se vogliono prendersi cura di sé stessi e del proprio futuro professionale e lavorativo».
«Auspicando che negli anni a venire si possa ripetere questa significativa esperienza», gli insegnanti del comprensivo di Miggianoesprimono «profonda gratitudine» al Prof. Gianpasquale Preite e ai suoi colleghi prof. M. Longo, prof. E. Del Gottardo e la prof. ssa U. Vergari «per la calorosa accoglienza, per le preziose informazioni e i numerosi consigli relativi all’orientamento scolastico e professionale».
In particolare alcuni messaggi sono arrivati forti e chiari a tutti i ragazzi e cioè che «occorre “osservarsi” nella quotidianità e scrutare il proprio cuore se si vogliono scoprire interessi e attitudini personali e “vivere pienamente la vita” facendo esperienze varie dentro e fuori la scuola, impegnandosi nel volontariato, nella vita associativa e nella costruzione di relazioni umane vere e concrete».
Gli insegnanti si son detti anche compiaciuti «per la partecipazione composta ed entusiastica dei nostri alunni con la quale hanno dato dimostrazione della loro serietà, del loro interesse e della motivazione allo studio, avendo compreso l’importanza della formazione e dell’istruzione».
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